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Omar Lorenzoni – Identikit d'Autore

Omar Lorenzoni

LA MIA FOTOGRAFIA

 

Il nostro presente ci vede ogni giorno alle prese con ansie esistenziali rinnovate da speranze e paure per un futuro non delineabile, ignoto. L’estrema complessità del mondo contemporaneo in continua evoluzione crea disorientamento e alimenta il nostro senso di solitudine oltre a rafforzare la nostra sensazione di precarietà e di inadeguatezza.

La ricerca di un equilibrio esistenziale diventa, quindi, una necessità costante.

Io riesco a raggiungere questo equilibrio nella ricerca creativa che mi consente uno sguardo propositivo che riesce ad emozionarmi. Uno stupore costante si ricrea e la dimensione reale si apre all’ immaginario.

La fotografia diventa mezzo e fine, fonte inesauribile di ispirazione, sollecitazione alla fantasia. La fotografia mi permette di rendere visibile ciò che può essere soltanto immaginato, sognato; può rendere tangibili realtà di un mondo virtuale, attingendo da una vena ironica, mediatrice di leggera consistenza e seria frivolezza.

Tutto questo è “la mia fotografia”.

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9 commenti

  1. Omar Lorenzoni viene da lontano! Creativi si nasce, basta leggere le ragioni profonde che animano il suo esercitare la fotografia creativa di poetica surrealista. Egli abita in un paese modenese vicino al mio e per questo ho visto per la prima volta le sue immagini nel 1995 o 96 in una piccola mostra a Modena. Anche una sala espositiva modesta con le sue fotografie appare di alto livello, questo per la genialità e la forza del messaggio che in esse è magistralmente rappresentano. Allora mi rapì quella foglia autunnale che attraversa il vetro retinato e quel fllo rosso che lega la sua acuta riflessione sulla rappresentazione pittorica e fotografica della realtà, in particolare in quell’immagine delle semplici forchette. Tutte le sue opere sono magicamente realizzate in ripresa con fotocamera analogica di medio formato, ho avuto l’opportunità di esporre su FOTOIT dettagliatamente il suo linguaggio. Egli viene da lontano! Agli inizi, negli anni 70′ e 80′, ha trovato l’incoraggiamento di Nino Migliori. Abbiamo visto in questi mesi tanti fotografi surrealisti che ci hanno entusiasmato. Omar Lorenzoni è tra di noi, con la sua modestia e il suo misterioso talento, per condividere la sua fotografia e respirare quell’atmosfera autenticamente creativa che tutti insieme cerchiamo di realizzare nella nostra Agorà Di Cult.

  2. Complimenti vivissimi a Omar Lorenzoni: le sue fotografie fanno volare la mente. Lorenzoni ha creato atmosfere incantevoli e allo stesso tempo profonde, senza esagerazioni, fatte tanto per impressionare. Gli oggetti che ha scelto per gli scatti hanno acquistato spessore e sapore surreale proprio per la loro semplicità alla quale l’autore è riuscito a donare una forza incredibile.
    Vien voglia di vederne ancora… e ancora…
    Bravissimo!
    Un cordiale saluto,
    Jeannette

  3. Straordinario … Non ricordo dove e quando vidi per la prima volta le immagini di Omar Lorenzoni , ecco mi son detta la fotografia della fantasia quella che va oltre a ciò che di presunto reale ti sta davanti ma che diventa il frutto di una idea e della fantasia. Immagini creative che sembrano appartenere al gioco dell’animo di un bambino ma con la consapevolezza del mezzo e con cognizione di rappresentazione.
    La fantasia non ha un limite e questo mette in moto un mio immaginario, inseguo l’autore emotivamente , guardo le fotografie di Omar e mi viene una tal voglia di vederne altre e altre ancora. La differenza tra questo autore e altri surrealisti è il semplice modo , è l’utilizzo di oggetti umili ,oggetti che sono presenti nel nostro quotidiano , oggetti vicino casa , ma che lui rende straordinariamente di una bellezza ideale .

  4. che splendido lavoro quello di Omar Lorenzoni!! e che panorama estremamente interessante che ci mostra l’Agorà!!
    Lorenzoni si inserisce nel filone degli autori surrealisti che io apprezzo moltissimo, ma con in più la rara capacità di sintesi tipica dei grandi fotografi: capacità tecniche, senso della composizione,sintesi e gusto, tutte componenti che rendono le sue fotografie veramente godibili e interessanti.
    Bravo Omar!

  5. Quello di Omar Lorenzoni è un modo di comunicare molto sottile e raffinato. Le sue opere non sono solo stupore ma ti portano a riflettere il suo significato.
    Le modifiche sono talmente sottili che nella prima frazione di secondo non le percepisci immediatamente, ma poi ti si presentano con tutta la sua forza.
    Complimenti.

  6. Omar Lorenzoni nelle sue fotografie ci dimostra con stile piacevole e delicato come la nostra mente crede subito a ciò che vede poichè la acquisisce come prova certa.
    Tutto è curato nei minimi dettagli: la luce, la composizione, lo sfondo e il soggetto, apparentemente normale.
    Ma ciò che più sorprende è la facilità con cui l’inganno visivo passa inosservato al primo colpo d’occhio.
    E’ fantastico scoprire che bastano solo pochi istanti, le sue opere parlano infatti in tempi diversi, che tutto quello che credevi di aver compreso va a farsi benedire e pertanto, rimesso in discussione.
    Improvvisamente l’immaginazione diventa più vera della realtà che a sua volta, cessa di essere una certezza. Si passa dall’una all’altra senza soluzione di continuità, illudendosi in un primo momento di rimanere nell’ambito della “prova certa” della fotografia, per poi arrivare alla fine ed accorgersi di dubitare su tutto.
    E’ inevitabile riflettere su come l’opera creativa di Omar non sia altro che una metafora di ciò che succede spesso nella vita di tutti i giorni: chi di noi non si è mai rimproverato di aver preso “fischi per fiaschi”?
    A pensarci bene però una certezza c’è: nulla è come appare.
    Sinceri complimenti Omar: sei geniale!

  7. Il lavoro di Omar Lorenzoni mi ha colpito molto, lo osservo con attenzione cercando di dare un’interpretazione definita ad ogni singola immagine, succede però che non vi riesco, più rimango ad osservare e più scopro nuovi significati e nuove incredibili sensazioni, una metafisica che mi porta ben al di la del mondo reale e delle apparenze, il forte uso delle figure retoriche lascia molto spazio all’immaginazione, facendo comprendere concetti che altrimente le parole difficilmente potrebbero spiegare; la forza dell’opera si esprime proprio in questo, riesco a cogliere, in parte,l’essenza dell’autore, il quale si esprime e si racconta ma, allo stesso modo, racconta un pò anche me, nei pensieri, negli stati d’animo, nella visione d’insieme che nel complesso mi regala. Un’opera potente e senza tempo. Mi congratulo sinceramente.

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