CAPOLINEA – Elaborazione del Concept_03

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LAB Di Cult 012 FIAF

i Coordinatori del Gruppo Fotografico RIFREDI IMMAGINE (Firenze)

 
 

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In ogni caso “Capolinea” non è una scelta!

 
Ho iniziato a pensare al concept di “capolinea” e, tra le varie interessanti riflessioni apparse sul post 01 di inizio dicembre pubblicato su Agorà DiCult , mi ha colpito molto una frase di Silvano: <<Il capolinea è uno spazio aperto al passaggio… nessuno resta… quindi è un nonluogo.>>.

Effettivamente, nella maggior parte dei casi, pian piano che il mezzo pubblico si avvicina al capolinea, il numero delle persone a bordo diviene sempre minore e, nella stessa misura, il territorio attraversato si fa sempre più periferico. Più frammentaria si fa l’identità del luogo fino a giungere alla fine della corsa dove l’unica identità è un cartello con il nome dell’ultima fermata e qualche murales tracciato nella notte.
Forse tutti noi in qualche momento della nostra vita ci siamo trovati a rivestire una identità che non ci appartiene e, in quel punto, abbiamo trovato il coraggio di tornare indietro a recuperare qualcosa di importante che, per inseguire una idea o per distrazione e fretta, avevamo tralasciato.
Oppure anche la nostra crescita, ideologica, culturale, sociale, ad un certo momento, ha dovuto riconsiderare alcuni aspetti fin anche tornare indietro sui propri passi pur continuando la sua evoluzione. Pablo Picasso una volta ebbe a dire: <<A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino.>>
Il pensiero positivo vede il “capolinea” come arrivo, meta, scopo raggiunto, oppure pessimisticamente appare come l’impossibilità di continuare, una resa. Ma può essere visto anche come una pausa da cui ripartire, ritornare a noi, rimetterci in gioco, ripensamento che ogni dubbio inascoltato poteva essere saggezza.
In ogni caso “capolinea” non è una scelta, ma sicuramente può essere la presa di coscienza della necessità di un nuovo rapporto con la realtà.
Il bisogno di ritrovare un rapporto più tangibile con la realtà che, in generale, può riguardare tutti noi, dai rapporti interpersonali alla condivisione dei nostri pensieri, sempre più affidati alla temporanea virtualità della rete.
Marco Fantechi

02 - Marco Fantechi - castello

Altri contributi dei componenti del laboratorio LAB Di Cult 012 FIAF:

Sono in formato pdf scaricabile, non perdeteli!

06 – Antonella Mezzani – Proposta svolgimento tema

05 – Rossana Zoppi – Riflssione Sul concept

04 – Enrico Carretti – Proposta di allestimento pannello

03 – Marco Fantechi – Idee dal Museo di Arte Moderna Pecci

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