Il flusso della vita
Insieme al matrimonio, dal quale ha origine la famiglia classica, quella prevista dalla costituzione, le nascite e le morti sono gli eventi che segnano lo scorrere della vita familiare. Due eventi che nella contemporaneità, in virtù della condivisione a flusso continuo introdotta dalle reti social, si spostano sempre di più dalla sfera privata a quella pubblica, dai classici album di famiglia cartacei, a quelli on line.
Una volontà di condivisione alla quale non sfuggono neppure grandi Autori come il fotografo concettuale Phillip Toledano, che forse non avrebbe mai immaginato che proprio le fotografie della sua famiglia, relative a due eventi accaduti a distanza di soli quattro mesi l’uno dall’altro, diventassero i suoi lavori più noti: “Days with my father”, diario degli ultimi tre anni della sua vita trascorsi insieme al padre, e “The reluctant father”, con il quale ha documentato il suo viaggio emozionale di padre, dalla confusione alla gioia.
“La mia mamma è morta improvvisamente il 4 settembre 2006 – racconta l’Autore – e improvvisamente mi sono trovato a prendermi cura del mio vecchio padre 97enne che soffriva di demenza. Sono stato sopraffatto e scioccato, sconvolto per la morte di mia madre, e sconvolto dallo stato mentale di mio padre. (…) Volevo registrare tutto. Per documentare l’amore tra di noi, e di riflesso, l’amore che entrambi abbiamo avuto per mia madre. Ciò che è emerso non era una storia di morte, ma una storia di vita. La nostra vita insieme.”
A distanza di quattro mesi dalla morte del padre è nata la figlia Loulou, e per quanto lo stesso Toledano ammetta di non essere mai stato particolarmente interessato ad avere figli, né pronto, e né enormemente entusiasta di questa nascita, presto si è ritrovato a scattare il tipo di foto che aveva giurato non avrebbe mai scattato: “E’ davvero imbarazzante, sono diventato parte di quella triste statistica, il padre orgoglioso.”
Attilio Lauria
Tutte le foto © Phillip Toledano
www.mrtoledano.com/