Post n° 51 – Il significato (4° e ultima parte)
Beatrice Cucchi, Marche una giornata particolare (2008)
Il significato.
(quarta e ultima parte)
Chi fa fotografia pubblicitaria sa di dover ideare un dispositivo visivo adatto ad un certo target di consumatori che sono i potenziali clienti del prodotto rappresentato. In questo caso il significato chiuso della foto avrà un’alta probabilità di essere compreso dal lettore.
Chi realizza fotoreportage si adopera a porre in relazione gli elementi portatori di senso che narrano i contenuti di una realtà.
Per comprendere il significato voluto dal fotoreporter, il lettore dovrà conoscere il soggetto come lo conosce il fotografo.
Chi conduce una ricerca artistica deve operare nel preciso ambito dello statuto caratterizzante il proprio linguaggio fotografico.
Il significato desiderato dall’autore sarà capito solo se il lettore conosce quello statuto.
La fotografia introspettiva serve principalmente al fotografo stesso perché egli potrà godere dei benefici dell’effetto terapeutico dovuto all’espressione dei propri temi interiori. Ben difficilmente i suoi significati potranno essere compresi tal quali dal lettore, perché occorrerebbe la condivisione del suo vissuto.
Sono sbagliati i significati che non coincidono con quello voluto dall’autore? A mio parere, in generale, ogni significato soggettivo che si giustifica col significante merita considerazione!
L’universo misterioso dei segni naturali è un linguaggio senza codice, cioè senza un significato prestabilito per convezione. Paradossalmente questa loro peculiarità, d’essere in balia di un significato soggettivo, apre uno spazio enorme al ruolo culturale della fotografia non del tutto ancora delineato.
Può capitare che una fotografia a distanza di tempo comunichi all’autore stesso un significato diverso da quello iniziale. Oppure che la fotografia più banale, scattata nella nostra città, possa avere fra qualche decennio un valore informativo straordinario.
E’ la magia del media, il quale è legato alla autoreferenzialità che ogni immagine fotografica possiede, cioè la capacità di avere un significato indipendentemente dal soggetto e dal suo autore.
Il segno fotografico è un messaggio che sfida il tempo e le culture, esso ha una vita propria, la sua potenza sta nella poliedricità semantica e la sua vitalità nel significato soggettivo dei segni naturali!
Silvano Bicocchi