Giuliano Mazzanti


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Foto-Tessera-MazzantiGiuliano Mazzanti, fotoamatore bolognese, inizia ad avvicinarsi alla fotografia nel 1989 frequentando un corso presso il Fotoclub Pontevecchio di Bologna. Nel 1991, incomincia a produrre Audiovisivi Fotografici, spinto dall’idea di unire la sua passione per la musica con quella per la fotografia. Dopo aver acquistato due proiettori per diapositive, abbinati ad una centralina manuale auto costruita, incomincia a proiettare, inizialmente per amici e parenti, poi, dal 1996, presso Associazioni e Circoli del territorio. Nel 2003 rinnova la sua attrezzatura, al momento ancora analogica, arrivando ad utilizzare tre proiettori.

Nel 2005 proietta alla Sala Mozart, presso l’Accademia Filarmonica di Bologna (prima volta nella storia), con la quale inizia una collaborazione che durerà molti anni, volta soprattutto a mettere in risalto l’aspetto musicale dei suoi Audiovisivi e l’interazione tra colonna sonora ed immagini. In questo periodo prende parte alla realizzazione di un libro sull’Accademia e, come supporto Audiovisivi, a lezioni didattiche sulla storia della musica.

Nel 2007 abbandona definitivamente la fotografia analogica a favore del digitale. Fino a quel momento aveva prodotto 30 audiovisivi, l’ultimo dei quali riguardava un progetto documentaristico, durato più di tre anni, dedicato al cambiamento del fiume Po e della sua gente nel terzo millennio, dal titolo “Il nuovo Fiume”, composto da quattro proiezioni.

Nel 2008 inizia la partecipazione a Concorsi Nazionali ed Internazionali ottenendo da subito molti successi e piazzamenti, tra cui, il più importante, la vittoria del 7° Circuito DIAF nel 2013 e la Coppa DIAF nel 2014, insieme alla figlia Irene. In questi anni viene invitato a partecipare a serate organizzate da Circoli di varie regioni italiane, ed a numerosi Festival Nazionali ed Internazionali, tra cui il “Festival di Arti Audiovisive” di Monzambano nel 2014, “I Visionari” di Faenza dal 2008 al 2015 e “Dia Sotto le Stelle” a Malpensa-Fiere, a cui partecipa quattro volte, nel 2010, nel 2011, nel 2013 e nel 2015 con 5 audiovisivi.

I temi trattati nelle sue opere toccano argomenti molto differenti tra loro, dal genere umoristico e grottesco, al reportage, a temi di carattere storico. L’intento degli ultimi lavori è quello di raccontare storie in sottile equilibrio tra realtà e finzione, avvalendosi di tecniche vicine al mondo cinematografico, come lo stop motion, pur continuando ad utilizzare un linguaggio prettamente fotografico.

Due opere: “Palio, la corsa dell’anima” e “LAMERICA, Palermo-New York solo andata” fanno parte della Collezione Internazionale Audiovisivi FIAP (quest’ultimo è recitato anche in lingua inglese e francese).

Presso il Circolo Fotografico Pontevecchio (oggi a Pianoro), nel quale riveste ora la carica di vice presidente, tiene regolari lezioni annuali di fotografia, tra cui un intervento sulle varie tipologie di Audiovisivi Fotografici. Dal 2014 collabora con il Dipartimento Audiovisivi della FIAF come autore di articoli sul “Notiziario DIAF”, relativamente all’area tematica “Montaggio / Regia”, e come gruppo di lavoro per la definizione delle linee guida dell’Audiovisivo Fotografico e la sua diffusione in Italia.

In 25 anni di passione, per questa forma artistica e di comunicazione, ha realizzato oltre settanta Audiovisivi Fotografici, tanto da ritenersi, oggi, più regista che fotografo.

 

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