Similitudini, o differenze?

Similitudini, o differenze?

“Alice non si sentiva come gli altri miei figli, una parte del mio istinto mi portava ad allontanarmi da lei. Lei poteva sentire questo mio rifiuto”.

Ed è per questa consapevolezza che Sian Davey, autrice di questo lavoro, si è messa a scavare in profondità fra i suoi pregiudizi, comprendendo che solo affrontandoli e combattendoli avrebbe potuto vivere diversamente il rapporto con la figlia, e aiutare anche gli altri membri della famiglia. Da qui il titolo, “Cercando Alice”.

Dunque, dietro ai sorrisi delle foto di gruppo, ciascuna famiglia è un microcosmo che deve affrontare dinamiche, situazioni e storie particolari: “Sono rimasta profondamente sconvolta quando Alice è nata come una bambina “imperfetta” – racconta la Davey, di mestiere psicoterapeuta -,  non era quello che mi aspettavo”.

Eppure queste situazioni, attraverso percorsi certamente sofferti, e non sempre completamente risolti,  diventano la normalità di molte famiglie. Ed è proprio questo uno dei temi centrali del nostro progetto, esplorare le tante, diverse normalità che compongono l’universo della famiglie.

“Cercando Alice”, ad esempio, lo fa in un modo decisamente interessante: come diario della vita familiare, che registra tutte quelle tensioni, gioie, alti e bassi che ogni famiglia sperimenta quotidianamente, intende cogliere ciò che ci rende simili, piuttosto che le differenze. E tutti, ci dice la Davey, sperimentano emozioni simili…

Attilio Lauria

 

Tutte le foto © Sian Davey

www.siandavey.com

3 Replies to “Similitudini, o differenze?”

  1. Un’altra bella ed intensa storia che può esserci spunto per riflettere sulle tante realtà familiari. Bello in modo particolare il modo come è stata affrontata e per la delicatezza della scelta compositiva che riesce a far sentire l’amore.

  2. E’ vero! I figli, e non solo, non si scelgono!
    Ricostruire quel filo di amore materno è stato un lavoro, una fatica. La fotografia aggiusta e, a volte, risolve. In quest’opera c’è tutto quanto. La delusione, la tensione, la preoccupazione, l’amore e la speranza.
    Ogni immagine vive a se stante, raccontandoci qualche cosa di questa avventura.
    Cosa preferisco di tutta questa sequenza? L’assoluta razionalità, rotta qua e la dalla dolcezza.

  3. Il concetto di diversità all’interno della famiglia, è già stato trattato molte volte. ma Sian Davey riesce a rappresentare in modo disincantato e senza retorica, tutto quello che un genitore e i famigliari stretti si trovano a dover affrontare in una situazione come questa e le immagini trasmettono dolcezza e amore.