ArchivioDai tavoli di portfolio

Il Silenzio – di Brunella Bianchini

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……Il silenzio
…….come amico prezioso nei momenti difficili
……come mistico e significativo attimo di fronte a qualsiasi Evento naturale
……come anticipazione di affetto e di amore
……come provvido aiuto quando ti sorprende la solitudine
……come parole, ma silenziose
……come note musicali nella notte.
 
Brunella Bianchini
 
 
 

Il Silenzio

di Brunella Bianchini

 
 

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7 commenti

  1. “Il Silenzio”, di Brunella Bianchini, è un’opera animata da un’idea narrativa artistica per aver scritto con immagini un mondo di sentimenti personali.
    Il testo di presentazione assolve al ruolo di introdurre nello stato d’animo giusto per poi leggere le immagini.
    Le foto si susseguono chiuse nella loro individualità ma nel portfolio sentiamo allargarsi il complesso di sentimenti che sono rappresentati con linguaggi vari: evocativi, metaforici, metonimici.
    Ogni immagine vive singolarmente anche di un tono narrativo proprio che è espresso cambiando anche lo stile della rappresentazione.
    Siamo a contatto con la libertà superiore data all’autore che si avvia per l’impervia narrazione artistica senza ancoraggi a un luogo e al tempo.
    Qui tutto nasce dal sentire e quindi tutto è possibile.
    Il dramma si accende quando l’opera personale viene mostrata e diventa pubblica… è lì nel trovare la corrispondenza del sentire dell’altro che si misura il suo valore.
    Complimenti a Brunella Bianchini per il sentito e la creatività per me espressa in modo efficace.

  2. sono parole molto suggestive che portano ad un’ interpretazione soggettiva delle immagini successive al di la’ dello spazio e del tempo! Non sempre il silenzio e’ solitudine ma puo’ portare ad un’ introversione soggettiva che si identifica con liberazione da tutto ciò che , a volte, ci condiziona fino a farci perdere il senso di noi stessi! Brava Brunella adesso parti per il capolinea.

  3. Brava Brunella
    “Il silenzio parla, comunica, racconta. Occorre semplicemente saperlo ascoltare”
    (E. Kagge)

  4. Conoscevo già questo potente lavoro di Brunella e sono molto contenta di vederlo pubblicato. Credo che sia un portfolio con il quale Brunella ci svela la sua maturità artistica che ha saputo portare avanti con la cifra personale che la contraddistingue. Un lavoro sicuramente emotivo ma dalla valenza universale, anche grazie alle immagini di grande estetica ma non estetizzanti. Complimenti a Brunella!

  5. Francesco Baccini cantava “Le donne di Modena” e sembra lontano anni luci dalle parole e dalle foto di Brunella, ma io ho avuto modo di conoscere di persona insieme ad altre brave fotografe modenesi, ciascuna con una propria precisa identità espressiva. L’autrice qui presente ha uno stile molto personale, fuori dagli schemi, immediatamente riconoscibile anche nel mare super affollato dei social. Dove tutto scorre troppo veloce e tutto si assomiglia, ma le sue foto le riconosci immediatamente e questo è un grande pregio. Paragonando le foto alle parole lei non compone in prosa, dove le une hanno bisogno delle altre per comunicare, lei compone poesie visive. Ogni sua foto è assemblata per dirti tutto quello che c’è da sapere, non ne serve una prima o una dopo; adotta soluzioni che sembrano stridenti, pendenti, espedienti, pentimenti, mal di denti. Bisogna saperle guardare in silenzio, quello che ti posti dentro, quello che è difficile da raccontare, da fotografare.

  6. ringrazio fin d’ora il mio stimato Direttore e gli amici che, soffermandosi sulle mie immagini, hanno espresso commenti sentiti e profondi condividendo ciò che ho
    cercato di comunicare. Grazie. Questa è la molla che mi fa continuare…..

  7. Brunella Bianchini presenta un lavoro denso di significati simbolici, di rimandi intimistici, di spazi vuoti e di sguardi sospesi. La sua concezione di silenzio è perfettamente rappresentata nelle immagini cariche di mistero e ,a volte, di inquietudine. Ma il timbro stilistico , pur nelle immagini molto diverse fra di loro, è sempre presente e contribuisce a rendere quest’opera estremamente interessante e meditativa. Complimenti a Brunella.

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