ArchivioGalleria fotografica opere

Spazi Sensibili – di Marco Nicolini

SPAZI SENSIBILI

Progetto fotografico ideato da Marco Nicolini

57 foto in bianco nero in mostra a settembre a Perugia. Libro fotografico di Marco Nicolini con testi di Mimmo Coletti, storico dell’arte, scrittore, giornalista. Ed. Futura- Perugia.

Un progetto che tende ad esaltare gli spazi dedicati all’arte, alla cultura in genere, che fanno rivivere l’oggetto in mostra in stretta relazione, quasi un connubio, con la sensibilità del visitatore. Immersi in un set teatrale, ove l’uomo si aggira libero, in una sorta di continuo backstage, ove luci, posizioni, proporzioni si inventano di volta in volta con un forte e deciso realismo. Ecco l’opera che interloquisce con l’utente.

Un approccio alla maniera dello street-photographer, ove geometrie ed ombre si incrociano per sottolineare atteggiamenti e comportamenti del visitatore, per esaltare i movimenti, le posture dello studioso, di colui che crea l’arte, di colui che conserva l’arte.

Lo spazio si collega all’intangibile, significati, tempi, gesti, sguardi, emozioni. Lo spazio vive di questi elementi, pulsa con le presenze umane ed esprime così il suo incommensurabile valore.

Luoghi come contenitori d’arte, fabbriche di arte, curatori d’arte che conservano e, raccontando il vissuto, lasciano una traccia profonda nella memoria…

Il progetto è stato reso possibile grazie alla disponibilità di:

Comune di Perugia

Provincia di Perugia

Sopraintendenza per i beni archeologici dell’Umbria

Accademia di Belle arti di Perugia

Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia

Nobile Collegio della Mercanzia

Nobile Collegio del Cambio

Fondazione Ranieri di Sorbello

Galleria Nazionale dell’Umbria

Museo capitolare Cattedrale di San Lorenzo

 

Articoli correlati

5 commenti

  1. “Spazi sensibili” di Marco Nicolini è un’opera narrativa tematica che affronta il tema degli spazi della sua terra, in cui le opere d’arte vengono studiate e godute. E’ un’indagine ampia, quella di Marco, che ci offre, dal suo punto di vista, la visione dei tanti rapporti che si intrecciano con le opere d’arte e delle diverse figure che rendono vivi questi ambienti così importanti per il nostro invidiato patrimonio artistico. Il suo curatissimo B/N dona un’aura austera alle sue interpretazioni che si arricchiscono dal gesto artistico, dal lavoro di restauro e conservazione ma anche dalla leggerezza del passaggio dei visitatori.

  2. Dice bene Marco Nicolini, il suo è un approccio da street photographer, lucido, essenziale, puntuale…molto bello il suo lavoro, pieno di tagli interessanti a sottolineare lo stretto rapporto tra l’opera d’arte e i professionisti che lavorano per il suo mantenimento, la storia e il fruitore finale di tutto questo che è il visitatore, il quale sembra muoversi su un set cinematografico…..è questo che rende tutto estremamente interessante, il contrasto fra la fissità a volte anche inquietante delle opere d’arte e la presenza del pubblico, che sembra quasi partecipare ad uno spettacolo messo in scena per noi. Complimenti vivissimi all’autore anche per l’ottimo bianco e nero.

  3. Il progetto è veramente centrato nel suo intento di far “rivivere l’oggetto in mostra in stretta relazione, quasi un connubio, con la sensibilità del visitatore”. Sono molto interessanti gli intrecci tra ambiente, opera e persone in ogni singola foto. Nicolini è riuscito con questo progetto a rendere vivo opere altrimenti fredde, è riuscito a far parlare un ambiente che in genere risulta silenzioso, opere che si arricchiscono e prendono ancora più significato attraverso i personaggi che popolano in quel momento la prossimità. Il lavorio che ci sta dietro alla presentazione di qualsiasi opera, nella preparazione, nell’organizzazione. Ogni singola immagine è densa di significato. Stupendo questo approccio da street photography che rende ancora più piena, carica e densa di contenuti anche non espressi l’opera.
    Eccellente l’uso del bianco e nero. Complimenti vivissimi per tutto il progetto.

  4. questo è un bellissimo progetto che valorizza non solo la bellezza della fotografia ma che stimola ognuno di noi ad immergerci nel mondo dell’arte, stimola la conoscenza dei luoghi e delle opere. L’arte è l’espressione più libera di ogni essere umano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button