“TEMPI DEL MIO (IR)REALE” di Nuccia Cammara Fotografa, a cura di Fausto Raschiatore

“TEMPI DEL MIO (IR)REALE” – di Nuccia Cammara Fotografa, a cura di Fausto Raschiatore

Per Nuccia Cammara ogni scatto fotografico è un viaggio nella dimensione più profonda di qualcuno, gelosamente circoscritto e personale, … un modo autentico per fare nuove conoscenze, percorrere inediti itinerari culturali, ascoltare e condividere riflessioni. Un viaggio, o meglio, un insieme di viaggi tra le pieghe della nostra contemporaneità, tra Reale e (IR)reale, ovvero, tra un mondo che esiste e un Altro che ognuno di noi cerca. Anzi, che ognuno di noi sogna, immagina, addirittura crea ad hoc, come fa la Cammara attraverso il linguaggio della fotografia. Da sola e in assoluta solitudine creativa. Alla ricerca dell’Altro da uno spazio aperto e disadorno. “Anche lo spazio comunica” diceva il fisico statunitense Edwin H. Hall. Ed aveva ragione. Per scelta d’indagine e di studio e per dare libertà e visibilità espressiva al proprio istinto e alla propria passionalità, in un contesto carico di “passato”. Osservando queste fotografie si è portati a meditare sul fluire silenzioso del tempo, in particolare sul “tempo nel presente” e quindi a una rilettura di una riflessione del filosofo inglese di Alfred N. Whitehead secondo il quale “Le nozioni di Passato e di Futuro sono fantasmi all’interno del fatto del Presente”. L’autrice in questo studio-indagine, declina iconicamente i Tempi del suo reale e del suo (IR)reale. Ogni sequenza collegata da un filo invisibile con l’immagine che la precede e quella che segue, lancia un messaggio in proprio e uno in quanto segmento di una entità che dà corpus e visibilità alle proprie riflessioni. Autentiche, vere, efficaci e cariche di sensualità e di passione. Una tavolozza di emozioni che coniugate tra di loro diventano metafora eletta a simbolo dell’istinto, degli impulsi primordiali e incontrollabili, dell’irrazionalità, delle pulsioni profonde, come sanno essere solo certe speciali sensibilità femminili. Visibile il taglio strutturale del racconto, il cui tratteggio narrativo portante è gradevole e curato nei dettagli che alterna composizioni sostenute da una progettualità finalizzata per il tramite della pre-visualizzazione e poetiche riflessioni iconiche talvolta più elaborate, talaltra meno. La figura umana domina la scena e assume una configurazione dinamica in ogni immagine, quasi un collegamento invisibile e strutturato. Un vero set cinematografico. All’interno del quale domina una gestualità delle mani che esalta la femminilità e si coniuga con una studiata sensualità. Tanta solitudine, solenne e maestosa, insieme a un continuo riferimento al rapporto Autrice-Tempo, Spazio-Luogo. La figura umana recita una parte importante. I colori, tenui e calibrati, conversano con semplicità tra loro in un ambiente dove la memoria recupera certe dimensioni per nutrire il presente e ascoltarla in silenzio. L’ambiente si lega alla sensibilità dell’autrice che con pazienza e disponibilità elabora il proprio progetto, che è studio, amore, vita autentica. Ricerca dell’Altro.

Palazzo Grimaldi – Corso Umberto I, 106 – 97015 MODICA (RG).
Mostra Fotografica di NUCCIA CAMMARA dal 13 al 28/6/2015.
Inaugurazione, sabato 13 giugno, ore 19, presente l’autrice.
Ingresso libero. Visite: da lunedì al sabato, ore 10/13 – 16/20.

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