Ferita Armena – di Antonella Monzoni

 

Cronache Di Cult:

 

Il Premio Marco Bastianelli 2016 a FERITA ARMENA – Gente di Fotografia Edizioni

Motivazioni:

Il Premio Marco Bastianelli 2016 è andato ad Antonella Monzoni con il libro FERITA ARMENA perché, secondo la giuria “Antonella Monzoni con le sue intense e profonde immagini in bianco e nero conduce un’esplorazione nella memoria e nella cultura di un popolo che non ha dimenticato la sua ferita restituendoci con intensità il dramma, la forza e la speranza della comunità armena. Il libro, curato da Gente di fotografia Edizioni, impeccabile nella grafica, è un esempio di reportage contemporaneo di grande spessore.”

 
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FERITA ARMENA – di ANTONELLA MONZONI

Il concept del libro:

L’Armenia è stata una scoperta per me. Ho sentito da subito il suo tormento, i territori che attraversavo si presentavano aspri, ostinati, rocciosi, un “regno di pietre urlanti” come lo ha definito Osip Mandel’stam. L’Armenia mi ha raccontato le sue ferite, la sua storia, il suo orgoglio. L’ho visitata tutta, camminando, conoscendo persone che amavano condividere con me il proprio vissuto e tutti, anche giovanissimi, parlavano della ferita più grande del loro popolo, che si chiama Il Grande Male (Metz Yeghèrn), un genocidio compiuto dal governo ottomano dei Giovani Turchi nel 1915. Non c’è famiglia armena che sia immune da questa antica ferita. E non c’è famiglia all’interno della quale non ne sia trasmessa la memoria, di generazione in generazione, affinchè non sia dimenticata.

Oltre un milione e mezzo di armeni furono sterminati in quello che è stato definito “il primo genocidio del XX secolo”, ma incomprensibilmente non è noto e soprattutto non è stato mai riconosciuto dalle autorità turche.

Ho scelto il 2015 come data di pubblicazione di questo libro per ricordarne il centesimo anniversario, per contribuire a una maggiore conoscenza di questa terribile sciagura.

 
Antonella Monzoni
 

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